salutoIl saluto

“Il karate inizia e finisce con la cortesia”, così diceva il maestro Funakoshi. Per questo motivo si esegue il saluto rey all’inizio e alla fine di ogni lezione, kihon, kata e kumite. È una forma di rispetto verso gli altri karateka. Il saluto lo si esegue dalla posizione musubi dachi, con i talloni uniti ed i piedi divaricati a 45°. Le braccia sono distese lungo i fianchi e il busto si inclina di circa 30°.
Dopo il saluto si inizia la pratica mettendosi in yoy (pronti). Quindi ci si porta nella posizione hachiji dachi con i piedi alla larghezza delle spalle e inclinati a 45° come nella posizione del saluto. Le braccia si incrociano e ridiscendono parallele come indicato nella figura. Questo movimento indica concettualmente il vuoto della mente, libera da ogni pensiero. Quando si è nella posizione finale si rimane immobili concentrandosi.

 

Il pugno

pugnoIl pugno tsuki deve essere ben serrato per evitare di farsi male alle dita quando si colpisce. Tenendo la mano aperta si ripiegano le dita mignolo, anulare, medio e indice. Poi le si schiaccia all’interno del palmo e infine si serra con il pollice.

 

Contegno nel Dojo

Nel Dojo, ovvero nella sala di allenamento, devono essere mantenute delle norme comportamentali basilari quali:

  1. Tenere sempre presente che il Dojo non è una palestra sportiva, ma un luogo nel quale l’arte marziale è intesa come scuola di vita morale e culturale.
  2. Osservare scrupolosamente le regole generali della cortesia ed in particolare della disciplina marziale di pratica; sforzarsi in ogni circostanza di aiutare i propri compagni di pratica evitando di essere per essi causa di imbarazzo e di fastidio.
  3. Quando si pratica la disciplina, bisogna mantenere un rigoroso contegno e non permettersi mai posizioni o atteggiamenti scomposti, in particolare durante il saluto di apertura e chiusura delle lezioni.
  4. Non omettere di salutare sia quando si accede che quando si lascia la sala di allenamento.
  5. Rispettare l’orario dei corsi, non allontanarsi mai dal Dojo prima del termine della lezione.
  6. Negli spogliatoi annessi al Dojo ci si astiene dagli scherzi, dai canti e dalle discussioni; usare discrezione nello spogliarsi, rispettare le usanze e la pudicizia altrui.

 

Difesa personale

Le arti marziali sono definite l’insieme di tecniche di difesa personale, di antica origine orientale volte a neutralizzare l’aggressore mediante particolari colpi e movimenti. Conoscere queste tecniche non è sufficiente a raggiungere lo scopo voluto.
Vi sono importanti elementi che subentrano per la riuscita di un attacco o di una difesa. Principalmente questi punti sono il controllo del panico, la canalizzazione della rabbia, la fluidità del corpo e dei movimenti. Ma il fulcro è il controllo delle emozioni.
Di fondamentale importanza è evitare che l’aggressività si trasformi in rabbia, cioè in un comportamento istintivo e disordinato, che impedirebbe di battersi con successo. Per neutralizzare un aggressore è importante conoscere alcuni punti del corpo.
Questi sono molti e distribuiti su tutto il corpo secondo i punti e meridiani utilizzati anche dall’agopuntura.